Il libro racconta due possibili strategie per la costruzione del parco del Foglia.
Da una parte il progetto si autolimita prevedendo una manutenzione minima e una fruizione culturale e artistica, attraverso passeggiate guidate per diverse fasce di età, destinate a mettere in luce il valore degli spazi incerti “dove ci si puo’ ancora perdere”, rispetto alla razionalità dello spazio urbano, e a riconoscere la complessità biologica alle diverse scale.
Dall’altra si interviene nell’area con il progetto, che pero’ ha assunto un atteggiamento soft lavorando soprattutto sui programmi ala macroscala, per lasciare larghi margini di indeterminatezza alle scale inferiori, cosi’ da non cancellare i segni del palinsesto e lasciare al caos, alla complessità biologica lo spazio per evolvere.
Questa doppia strategia è rappresentata nel libro dalle due facce di lettura: a sinistra la sequenza dei progetto racconta l necessità una più strutturata messa in rete dell’area verde del Foglia con gli altri spazi verdi della Città Adriatica, dall’altra a destra le immagini di passeggiate e incursioni “alla deriva”, attraverso la fotografia, documentano e mettono in scena il paesaggio “indeterminato” che già vive al di là dell’ autostrada A14.
finito di stampare nell’ ottobre 2008
copyright ALINEA EDITRICE s.r.l – Firenze 2005
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