La rete piana a maglie ortogonali che segnava la razionale distribuzione di servizi primari dei territori della Supersuperficie si è lentamente liquefatta e deformandosi e ripiegandosi su se stessa  si è fusa, adattando la dimensione ai tanti reticoli della materia vivente, fino ad identificarsi con questi per la creazione di una nuova topografia domestica, che indifferentemente segnando e descrivendo corpi e oggetti, racconta l'intima struttura delle cose. 

Come la casa ha da tempo assistito al progressivo evaporare delle sue pareti, finalmente liberati dalle ancore delle figure dei tipi, anche gli oggetti si muovono insieme a noi come nuvole e grumi leggeri di materia.

Reti deformate, piegate, arrotolate per adattarsi ad accogliere il nostro corpo e gli oggetti che ci portiamo appresso: appoggi, supporti, coperture, vestiti per un abitare libero dalle reti vischiose degli innumerevoli tessitori di verità.  

DISIA -17 aprile 2008- la casa in rete      DISIA -17 aprile 2008- la casa in rete

DISIA -17 aprile 2008- la casa in rete

DISIA -17 aprile 2008- la casa in rete

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Si ringrazia Ian Slover (Cal State University) per il vestito in rete
La colonna sonora è tratta da ''In two worlds, Elie'' di Roberto Paci D'Alo'
Il montaggio è stato eseguito presso il Laboratorio multimediale dipartimento PROCAM
della Facoltà di Architettura di Camerino nella Sede di Ascoli Piceno

Questo filmato è dedicato ad Eduardo Vittoria